Nella rosa del Barga Laura Muzzarelli ha iniziato la stagione in sordina, è poi si rivelata una della armi più efficaci
della squadra ed impiegata dall’allenatore in più ruoli che esprime in modo
positivo. In questa stagione è stata schierata come esterno di centrocampo nel
4-2-3-1 ed anche come prima punta. Ad oggi è andata a segno sei volte tra campionato
e coppa. “Laura è un elemento importante per la squadra – afferma l’allenatore –
capace di sfoderare delle accelerazioni pazzesche e delle conclusioni
micidiali. Per essere al primo anno è già avanti e con il lavoro e la
continuità può diventare ancor più incisiva”.
Cosa ti ha spinto a giocare a calcio?
“La cosa che di sicuro mi ha spinto a giocare a calcio è la passione
che ho fin da piccola, e che mi è stata trasmessa da mio padre e da mio
fratello”.
Trovi naturale che una ragazza possa voler giocare a calcio?
“Credo che nel calcio non debbano esserci differenze tra
uomo e donna. Credo sia una cosa naturalissima che una ragazza voglia giocare a
calcio. In fondo che abbiano di diverso dai ragazzi?”.
Quali sono le tue esperienze nel calcio?
“Non ho esperienze nel calcio. Ho iniziato ad agosto con il
Barga ed ho ancora molta strada da percorrere”.
Come mai hai scelto di venire a Barga?
“All’inizio ho scelto il Barga perché era una delle squadre
più vicine, inoltre essendo una squadra che nasceva era la scelta migliore. All’inizio
non ne sono mai stata convinta fino in fondo”.
Cosa ti aspettavi dal tuo approdo in una squadra di calcio?
“Mi aspettavo di non arrivare a fine stagione. Credevo che
con il mio carattere non mi sarei
trovata bene con le mie compagne e con lo staff tecnico. Invece credo di poter
essere fiera di me”.
“La squadra sta facendo passi da gigante. Molte di noi non
avevano esperienze calcistiche. Ma adesso con l’aiuto e la forza di tutta la
squadra stiamo riuscendo a crescere tutte assieme. Questa squadra mi sta
insegnando molto sia dentro che fuori dal campo”.
Qual è il tuo rapporto con lo staff e le tue compagne?
“Il mio rapporto con le compagne e con lo staff è splendido.
Alle compagne mi sono affezionata e lo staff ci aiuta ad essere unite ed a farci
forza l’una con l’altra”.
Quali sono i momenti più belli e più brutti che hai vissuto
nel calcio?
“Il momento più bello è stato sicuramente la prima vittoria
in campionato, nel nostro stadio, contro il Chianciano. Il momento più brutto
sono state le tre giornate di squalifica (per non aver commesso niente ndr) che
mi hanno costretto a guardare la mia squadra lottare di qua dalla rete. Ma forse
è servita a darmi ancora più grinta”.
Qual è la tua ricetta per dare maggiore visibilità al calcio
femminile?
“Un modo potrebbe essere quello di trasmettere in tv un numero
maggiore di gare e parlarne più spesso”.
Essemme
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